Il melologoIl Melologo nasce nel Settecento e vede l’incontro della musica con il testo poetico, con l’intenzione di unire intrecciare le emozioni e i suoni della parola recitata a quelle della melodia. In genere si tratta di forme di monologo nel quale i passaggi che hanno maggiore accento emotivo vengono espansi da pagine di musica. La particolarità dei testi è che sono in versi (quindi già in una forma musicale) e che in genere si tratta di narrazioni con soggetti diversi, ma tutti legati alla profondità inestinguibile dell’amore. Questo sentimento che supera qualsiasi avversità (come la morte o il naufragio) spinge i protagonisti a scelte estreme che rasentano l’eroismo. Questo genere musicale ebbe grande fortuna tra il XVIII e il XX secolo, proprio per la sua caratteristica tra concerto e accadimento teatrale, perfetta come intrattenimento, più che da camera, da salotto. Ma non si tratta di un facile divertimento, la composizione musicale attraversa profondamente il testo e vi getta luci, ombre, prospettive, dando tridimensionalità alle visioni in esso contenute e restituendone o accentuandone il senso così da suggerire una embrionale forma di regia: La musica – che scaturisce sempre dall’argomento e dalla metrica – non è un accompagnamento o una sottolineatura, bensì contemporaneamente riorganizza il testo dando indicazioni precise di spazio e tempo a chi ne fruisce.
Il melologo prevede che la voce non canti, ma declami seguendo inclinazioni alte e basse, i diminuendo e crescendo del dettato musicale dove le parole prendono corpo e si sostanziano in un teatro fatto di suono e di ascolto, molto prima che la radio e il cinema dessero altri spazi e altre forme alla sceneggiatura.

Maria Luisa Bigai Voce Recitante
Salvatore Biancardi Pianoforte

Giovedì 2 Agosto
Castello Normanno di Maida
Ore 21,30

Venerdì 3 Agosto
Complesso Monumentale di San Domenico – Lamezia Terme
Ore 21,30

Sabato 4 Agosto
Abbazia di Santa Maria di Corazzo – Carlopoli
Ore 18,00

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